La mia utenza (catalogata "affari" d'ufficio da TI, anche se dovrebbe essere domestica) ? ormai sommersa dall'invadenza degli operatori dei cosiddetti call-center, che ormai ad ogni ora - segnatamente negli orari di pranzo e cena - chiamano per proporre le pi? disparate offerte (di TI, TIM, per internet e chi pi? ne ha pi? ne metta...).
Fermo restando che quantomeno dovrebbe risultare dai rispettivi tabulati interni che io sono cliente TI e Tim e che, almeno per questi, esistono mille canali (pubblicit? varie e/o i siti web) per poter valutare in proprio se e quando chiedere una modifica tariffaria – e non un’aggiunta di servizi a puro titolo di marketing – ci si pu? difendere in qualche modo?
BehaBlog ringrazia Giancarlo Mazzotti————
SUGGERIMENTI:
secondo il Codice in materia di protezione dei dati personali nell’ambito delle Telecomunicazioni:
“i cittadini potranno meglio scegliere se essere inseriti nell?elenco telefonico o le modalit? con le quali comparire sull?elenco: potranno decidere, in particolare, se far usare i loro numeri telefonici e indirizzi anche per informazioni commerciali o solo per comunicazioni interpersonali. Vengono previste misure per combattere il fenomeno delle chiamate di disturbo. Confermato il diritto a ricevere, su richiesta, fatture dettagliate (con le ultime tre cifre ?in chiaro?) in caso di contestazione”.
Provi quindi a contattare il 187 esponendo le Sue ragioni.
Per maggiori informazioni www.garanteprivacy.it