da l'Unità del 3 agosto 2007E’ un vero peccato che quasi tutti i giornali abbiano dedicato poca evidenza e poca energia agli ultimi aspetti del caso “Toghe lucane”,l’inchiesta della Procura di Catanzaro (leggi il pm Luigi De Magistris) sulla Procura di Matera. Parlo dell’ipotesi di reato formulata dal pm di Matera, Annunziata Cazzetta, nei confronti di cinque giornalisti tra cui l’inviato del Corriere della Sera, Carlo Vulpio, e un capitano dei carabinieri, con perquisizioni nelle loro case e sequestri di computer e materiale. Naturalmente non mi preoccupo per gli indagati, di cui a quanto pare non frega quasi niente a quasi nessuno. Piuttosto è l’ipotesi della Cazzetta che è formidabile: associazione a delinquere finalizzata alla diffamazione a mezzo stampa (avrebbero cercato di informare i materani sul neo sindaco di Matera, l’alleato nazionale Buccico, indagato appunto da De Magistris per “Toghe lucane” ma candidato ed eletto lo stesso) per gli altri e addirittura di “concorso morale” per Vulpio. Reato fenomenale quanto inedito, un unicum in materia, tutto da decifrare per la Nuova Giurisprudenza. Per ora l’unica certezza è che in questo Paese finalmente qualcuno, il pm Cazzetta dico, rispolvera sia pure a suo modo la “questione morale” di berlingueriana memoria. E vai così che vai bene…O.B.