di Oliviero Beha, pubblicato su l'Unità del 14 febbraioChi è arrivato primo nella corsa ai manifesti elettorali? Ma proprio lui, Sergio de Gregorio, leader di “Italiani nel mondo”, che ha tappezzato Roma dall’inizio di questa settimana. Pazienza se lui risiede a Napoli e dice di presentarsi da solo col suo movimento nella “circoscrizione Europa”, di cui nei sobborghi romani purtroppo si sa poco. Naturalmente per capire la persona basta quello che ha fatto finora, candidandosi con l’Italia dei Valori di Di Pietro, venendo eletto senatore, passando poi all’opposizione da presidente della Commissione Difesa e riscuotendo 300 mila euro da Berlusconi per “il buon lavoro svolto in Italia e nel mondo” (il virgolettato è suo). Ma per apprezzare appieno il manifesto di oggi, dove troneggia il suo coloratissimo faccione lombrosiano, bisogna coglierne le sfumature. La scritta principale è “Il Coraggio dei Valori”, che evidentemente conta sulla confusione con il passato dipietrista, come in quei filmacci in cui S. Connery in locandina era invece un tal Silvio. O Silvano. Poi c’è la spiegazione: ”L’unico confine è la tua volontà”. Ha ragione: farebbe e ha fatto di tutto. E infine l’invito: ”Aderisci al nostro progetto”. Quale? Non farebbe prima a precisare quanto si guadagna, e da chi?