di Elio Veltri
Non si capisce perché nessuno chieda spiegazioni al capo del governo su :
1)Imposta patrimoniale oltre 1- 1,5 milioni di patrimonio;
2)Accordo con la Svizzera per tassare i capitali degli italiani che li hanno esportati illecitamente evadendo le tasse;
3)Confisca e vendita dei beni mafiosi.
a) Sul primo punto i sindacati e alcuni partiti hanno chiesto al governo di imporre una patrimoniale. Ma di fronte alla posizione negativa dell’esecutivo, nessuno ha chiesto al capo del governo di presentarsi in televisione e di affrontare un confronto serio sull’argomento, spiegando le ragioni del diniego. Se i sostenitori della patrimoniale, tra i quali ci sono anche io, hanno ragioni fondate per insistere, devono sfidare il capo del governo di fronte a milioni di italiani. Gli argomenti iniziali di Monti contro la patrimoniale: difficoltà a individuare i patrimoni in maniera tale da imporre una imposta, avevano convinto anche me. Ma dopo 10 mesi di governo, se si fosse stati convinti della opportunità di imporla, il governo si sarebbe dovuto dotare degli strumenti necessari per farlo seriamente. Il tutto considerando che una mini patrimoniale è stata introdotta con l’IMU.
b) Sul secondo punto le proposte sono state davvero pochine e sporadiche. So bene che Monti si è adeguato a una disposizione dell’Unione Europea che è contraria ad accordi bilaterali con altri Stati, che prevedono l’anonimato degli interessati, com’è avvenuto con l’accordo Germania- Svizzera: la Svizzera tassa i soldi esportati e custoditi nelle sue banche, passa i soldi alla Germania e in cambio quest’ultima consente che gli esportatori di capitali mantengano l’anonimato. Di fronte alla posizione contraria dell’Unione europea, Monti avrebbe potuto fare l’accordo con la Svizzera impegnadosi a rispettare la Direttiva europea se e quando fosse stata emanata;
c) Sul terzo punto nessuno ha fatto e fa proposte. Sono tutti contenti di leggere ogni tanto sui giornali che la magistratura sequestra beni mafiosi. Me nessuno si pone il problema delle confische effettivamente eseguite, della necessità di incrementarle e di che fine fanno quei beni. Vedo che le informazioni sulla trattativa mafia-Stato infiammano la pubblica opinione, ma nessuno si pone il problema vitale che è il seguente: come mai le mafie italiane sono molto più potenti di 30 anni fa, anno di approvazione della legge Rognoni-Latorre, fatturano oltre 200 miliardi di euro all’anno, sono una potente mutinazionale che nuota come i pesci nell’acqua dell’economia globale e investe un terzo dei guadagni nell’economia legale.
21/08/2012 alle 12:40
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